giovedì 28 maggio 2009

Mesi anpil* Emmesseff


Non mi sento ancora in grado di stilare un bilancio dettagliato, ma i ringraziamenti a MSF sono spontanei. E sacrosanti.
Per me e per i miei compagni di viaggio, questa settimana a Port au Prince è stata preziosissima umanamente, senza considerare nemmeno il lato professionale.
Per la gente di Haiti, la presenza di Medici Senza Frontiere - nel paese dal '91 - è qualcosa di impagabile.
Nel vero senso della parola.
In una nazione in cui la maggioranza delle persone vive con un dollaro al giorno e accedere ad un pronto soccorso statale costa mezzo dollaro, MSF che accoglie gratuitamente tutti rappresenta in molti casi la differenza fra la vita e la morte.
Questo significa che se la situazione politica del paese non prenderà una svolta definitiva, passando da una condizione di dipendenza assoluta dall'estero (USA e Canada, in primis, Francia in second'ordine) ad una partnership che consenta realmente un progressivo sviluppo dell'economia locale, qualora MSF dovesse lasciare Haiti il baratro tornerà ad essere definitivo e gli unici indici che cresceranno saranno quelli di mortalità.
Nei prossimi giorni, un po' per volta, riporterò un po' di impressioni più personali. Oggi, di nuovo, soltanto i ringraziamenti a tutte le persone di MSF che ci hanno regalato questa esperienza e, ogni giorno, illuminano con la loro presenza la vita di un popolo sull'orlo dell'abisso.

*forse è pleonastico: mesì anpìl è la versione creola di merci beaucoup, grazie tanto.

1 commento:

fatacarabina ha detto...

Bentornato mio caro
:)

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