giovedì 17 luglio 2008

perché non è detto che tutti quelli che fanno delle cose che ti piacciono, poi non siano dei gran pezzi di merda.

Allora, cerco di spiegare, ma forse è chiaro. Lo spunto per questa considerazione me l'ha dato questo video



Mo' tutti hanno diritto di averci i cinque minuti. E anche di scavalcare il tabù del personaggio pubblico che deve essere irreprensibile sempre, in qualsiasi momento sia fuori - ma persino dentro - casa. Ma insomma, se te vai a pija' un caffè a un diner, da solo, senza compagnie compromettenti, e un paparazzinger ti fa una ripresa con la videocamera, non è che t'ha rubato una scena del film che hai in lavorazione. Non t'ha compromesso la reputazione. Però, oh, ognuno cià diritto de avecce i cinque minuti. O no?
Che poi, pòro Quentin, in realtà erano solo pochi secondi. Sai com'è quando viaggi veloce...

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Che posso dire io, che i 5 minuti ce li ho ogni 5 minuti....
Assolto il pòro Quentin, assolti tutti.

vix ha detto...

sì, certo, i 5 minuti ce li possono avere tutti.
ma ci sono diverse testimonianze video delle intemperanze del pòro Quentin, tipo quando sputa ad un cameraman a Cannes (se non sbaglio).
quando sei spesso su di giri, tendi a tracimare, calpestando i limiti del rispetto per la persona, al di là della professione.

Anonimo ha detto...

Gli artisti non "si ragionano" sono sempre più convinta, e contenta, del distacco dalla realta che li segue.
(mi piacerebbe dire "ci" ma non lo dico).

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